Quando si parla di tumore al colon, uno degli argomenti che suscita maggiore curiosità nel pubblico riguarda le aspettative di vita, percentuali di sopravvivenza e tasso di mortalità di coloro ai quali è stata diagnosticata la patologia. Per cercare di rispondere a queste domande dobbiamo, dunque, necessariamente affidarci alle statistiche più recenti e agli studi scientifici che sono stati effettuati in questi anni.
- Qual è l’aspettativa di vita con un tumore al colon?
- Quali sono i fattori che influenzano la sopravvivenza nel tumore al colon?
- Come funziona lo screening del tumore al colon-retto?
- Domande frequenti sulla sopravvivenza al tumore del colon
Qual è l’aspettativa di vita con un tumore al colon?
Molto interessanti sono i dati relativi ad uno studio condotto nel 2024 sulla popolazione italiana (Dal Maso, Luigino et al. “Cure indicators and prevalence by stage at diagnosis for breast and colorectal cancer patients: A population-based study in Italy.” International journal of cancer vol. 155,2 (2024): 270-281. doi:10.1002/ijc.34923).
In Italia si stima che nel 2018 fossero presenti circa 422.000 persone con una diagnosi di tumore del colon, pari a circa lo 0,7% della popolazione. Secondo lo studio, la grande maggioranza di questi pazienti – circa il 90% – non morirà a causa della malattia.
Un aspetto particolarmente rilevante riguarda la cosiddetta cure fraction, cioè la percentuale di pazienti che, dopo un certo periodo, possono essere considerati clinicamente guariti. Per il tumore del colon questa percentuale è risultata pari al 56% considerando tutti gli stadi, ma con differenze marcate:
- 92% nello stadio I;
- 71% nello stadio II;
- 35% negli stadi più avanzati (III-IV).
Il tempo necessario per raggiungere la condizione di “guarigione clinica” (time to cure), cioè quando la probabilità di sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi diventa superiore al 95%, è stato stimato in non oltre 10 anni per tutte le fasce di età e per tutti gli stadi della malattia.
Quante persone guariscono dal tumore al colon? Lo studio ha evidenziato che una parte significativa dei pazienti può già oggi essere considerata guarita: complessivamente il 59% delle persone con tumore del colon rientra in questa categoria, con un picco del 93% nei pazienti con diagnosi allo stadio I. Si tratta di dati in linea con le rilevazioni effettuate da Eccellenza Medica presso i centri di gastroenterologia accredtiati in tutta Italia.
In altre parole, i dati confermano che il tumore al colon non è sempre mortale, tutt'altro. Molto dipende dallo stadio della diagnosi, con percentuali di sopravvivenza elevate negli stadi iniziali e progressivamente più basse negli stadi avanzati.
Indicatore | Valore complessivo | Stadio malattia |
Prevalenza (2018) | 422.000 casi (0,7% della popolazione italiana) | - |
Percentuale di pazienti che non moriranno di cancro al colon | 90% | - |
Percentuale di pazienti clinicamente guariti | 56% | Stadio I = 92% Stadio II = 71% Stadio III-IV = 35% |
Tempi di raggiungimento della guarigione clinica | ≤ 10 anni per tutte le età e stadi | - |
Pazienti già considerati guariti | 59% | Stadio I = 93% |
Quali sono i fattori che influenzano la sopravvivenza nel tumore al colon?
I dati appena analizzati sono certamente importanti ma non riescono a rivelarci tutto. Le statistiche, infatti, non tengono conto dei fattori personali che potrebbero favorire un aumento o una diminuzione delle probabilità di sopravvivenza.
Un fattore fondamentale riguarda l'adesione ai programmi di screening. Se rispetti le indicazioni relative agli screening del cancro del colon hai maggiori probabilità di ottenere una diagnosi precoce e, quindi, possibilità più elevate di sopravvivenza.
Così come avviene per altri tipi di tumori, prima viene diagnosticato il cancro del colon, migliore sarà probabilmente la prognosi. Quando, infatti, la diagnosi non avviene o avviene in ritardo sono più elevate le probabilità che la malattia possa metastatizzare cioè diffondersi in altre parti del corpo, rendendo così più difficile un efficace trattamento.
Fortunatamente, il cancro del colon ha una crescita relativamente lenta, con polipi benigni (non cancerosi) che impiegano in genere circa 10-15 anni per trasformarsi in cancro. Durante questo periodo, il cancro del colon spesso non produce sintomi evidenti. Ecco perché è importante che tu possa prendere parte regolarmente agli screening.
Fattore | Impatto sulla sopravvivenza |
Adesione agli screening | Maggiori probabilità di ottenere una diagnosi precoce e migliorare la prognosi |
Velocità della diagnosi | Una diagnosi precoce migliora le possibilità di cura; una diagnosi tardiva aumenta il rischio di metastasi |
Rapidità di crescita del tumore | Lo sviluppo è lento (circa 10-15 anni dalla diffusione dei polipi maligni) ma i sintomi potrebbero non manifestarsi |
Età | Con l'avanzare dell'età aumentano i rischi e la prognosi piò peggiorare |
Condizioni generali di salute | Precarie condizioni di salute potrebbero ridurre la tolleranza ai trattamenti e influire negativamente sulle possibilità di sopravvivenza |
Storia clinica | Patologie pregresse o familiarità oncologica potrebbero condizionare il decorso della malattia e la risposta alle terapie |
Tipo di tumore al colon | Alcune varianti potrebbero essere più aggressive e ridurre le chance di sopravvivenza |
Dimensioni del tumore | Tumori più grandi sono generalmente associati a prognosi più gravi |
Diffusione della neoplasia | La presenza di metastasi riduce significativamente le probabilità di sopravvivenza |
Come funziona lo screening del tumore al colon-retto?
Il Ministero della Salute consiglia di sottoporsi allo screening ogni due anni se hai tra i 50 e i 69 anni. Tra gli esami maggiormente consigliati per lo screening figurano:
- Test del sangue occulto nelle feci;
- Rettosigmoidoscopia.
Generalmente, se il test del sangue occulto dovesse dare esito positivo, ti verrà consigliata una colonscopia. Puoi prenotare questo importante esame presso i centri accreditati su Lacolonscopia.it. Il sito fa parte di Eccellenza Medica, società che offre servizi di prenotazione online di visite ed esami, anche endoscopici, con la possibilità di scegliere tra una vasta gamma di strutture all'avanguardia in tutta Italia.
Domande frequenti sulla sopravvivenza al tumore del colon
Si può vivere a lungo con un tumore al colon metastatico?
Il cancro del colon al quarto stadio è un tumore in fase avanzata. L'aspettativa di vita è inferiore rispetto alle fasi iniziali del cancro. Il tasso di sopravvivenza relativa a 5 anni per il cancro del colon in stadio 4 che si è diffuso ad altre parti del corpo è di circa il 13%, secondo i dati forniti dall'American Cancer Society. L'aspettativa di vita è comunque condizionata da altri fattori, tra cui i metodi di trattamento scelti e lo stato generale di salute del paziente.
Il tumore al colon negli anziani ha una sopravvivenza più bassa?
Sì, il tumore al colon negli anziani è associato a una sopravvivenza più bassa rispetto ai pazienti più giovani. I dati di uno studio (Pilleron, Sophie et al. “Age-related differences in colon and rectal cancer survival by stage, histology, and tumour site: An analysis of United States SEER-18 data.” Cancer epidemiology vol. 84 (2023): 102363. doi:10.1016/j.canep.2023.102363) rivelano che a 1 anno dalla diagnosi la sopravvivenza relativa passa dall’87,8% nei 50-64enni al 62,3% negli 85-99enni. Il gap, inoltre, aumenta in presenza di tumori allo stadio avanzato: appena 6 punti percentuali di differenza nei tumori localizzati, ma fino a 27 punti percentuali nei tumori metastatici.
Che ruolo hanno le nuove terapie sulla sopravvivenza del tumore al colon?
È ancora presto per dirlo. Trattandosi di terapie nuove, non ci sono ancora abbastanza dati a disposizione per esprimersi rispetto all'impatto delle stesse sulle probabilità di sopravvivenza.
Fonti
- Airc.it;
- Jcancer.org;
- Cancer.org.