In questo articolo parliamo della colonscopia virtuale, delle possibili applicazioni e dei benefici rispetto alla tecnica tradizionale.
- Che cos’è la Colonscopia Virtuale?
- Quali sono i vantaggi della Colonscopia Virtuale?
- Si tratta di un esame doloroso?
- Quali sono i limiti della Colonscopia Virtuale?
- Quali sono le alternative a questa metodica?
Esempio di una colonscopia virtuale
Che cos’è la Colonscopia Virtuale?
La colonscopia virtuale è una TAC che permette la visione tridimensionale del colon del paziente.
A differenza della colonscopia tradizionale o della colonscopia robotica, non è un esame di tipo endoscopico bensì si tratta di un esame di tipo virtuale eseguito appunto tramite il ricorso a macchinari per la tomografia computerizzata. La sua particolare tipologia, che differisce alla base con gli altri 2 tipi di esami che interessano il colon, rendono questo esame certamente ben tollerato dal paziente ma che presente dei limiti sostanziali. Dunque la sua applicazione deve essere avallatala da una effettiva necessità validata dal medico.
Esempio di navigazione del colon tramite colonscopia virtuale
Per eseguire questo esame, il paziente viene fatto sdraiare in posizione supina su di un lettino: a questo punto l’operatore eseguirà una prima scansione TAC. Successivamente, al paziente verrà chiesto di sdraiarsi in posizione prona sempre sul lettino, ed è a questo punto che l’operatore eseguirà una seconda scansione. Grazie a specifici software, le due scansione verranno elaborate in modo tale da permettere al medico radiologo una navigazione virtuale dell’intero colon del paziente al fine di scovare eventuali problematiche quali polipi, lesioni o neoplasie.
I risultati della Colonscopia Virtuale sono di prassi immediati e vengono forniti al paziente pochi minuti dopo l’esecuzione dell’esame.
Quali sono i vantaggi della Colonscopia Virtuale?
I vantaggi della colonscopia virtuale sono molteplici, ovvero:
- L’esame è totalmente indolore e non prevede l’utilizzo di sonde endoscopiche;
- Non prevede il ricorso all’anestesia;
- Non prevede nessun tipo particolare di preparazione tramite l’assunzione di farmaci;
- E’ un esame molto veloce, infatti la sua esecuzione si completa in pochi minuti;
- Il paziente è molto più tranquillo e collaborativo, in virtù della totale assenza di fastidi o dolore;
- Gli esiti sono immediati ed il software di navigazione del colon permette di aiutare il medico a trovare eventuali problematiche;
- Può essere esame indicato anche per lo screening del cancro del colon retto.
In merito allo screening del cancro del colon retto, bisogna considerare che negli ultimi anni si è registrato un incremento del cancro al retto anche in soggetti giovani, ovvero fra i 30 ed i 45 anni: l’inversione di tendenza rispetto al passato è cominciata all’inizio degli anni Novanta. Questo tipo di cancro è spesso silenzioso: per questo gli esperti consigliano di non sottovalutare i sintomi, per quanto lievi, e di sottoporsi ai controlli di routine. A discrezione dello specialista medico dunque, la colonscopia virtuale potrebbe invogliare in alcuni casi il paziente a svolgere in maniera più frequente lo screening del colon retto, in considerazione del fatto che si tratta di un esame completamente indolore e atraumatico.
Si tratta di un esame doloroso?
No, la colonscopia virtuale è un esame completamente indolore e totalmente atraumatico in virtù del fatto che si tratta di una ‘semplice’ scansione TAC che non prevede l’utilizzo di sonde endoscopiche.
Come avviene la preparazione ad una colonscopia virtuale?
La colonscopia virtuale non richiede una preparazione molto complessa. Prima dell'esame il paziente dovrà seguire una dieta di tre giorni, evitando soprattutto:
- Frutta;
- Verdura;
- Pasta;
- Riso;
- Legumi.
Cosa mangiare?
Per prepararsi al meglio ad una colonscopia virtuale, nei tre giorni che precedono l'esame è altamente raccomandato mangiare:
- Pesce;
- Carni bianche;
- Formaggi;
- Latticini;
- Yougrt;
- Uova.
La preparazione è, inoltre, senza lassativi. Al massimo possono essere assunti farmaci stimolatori della motilità intestinale. Rispetto alla colonscopia tradizionale, la preparazione alla colonscopia virtuale è molto più tollerata dai pazienti. La preparazione potrebbe essere più intensiva solo in pazienti che lamentano condizioni come stitichezza.
La sera prima dell'esame, il paziente dovrà assumere un liquido che consentirà il verniciamento della mucosa dell'intestino, così da migliorare la capacità diagnostica dell'esame. La mattina dell'esame, il paziente dovrà presentarsi presso il centro in cui andrà svolta la colonscopia virtuale a digiuno.
Immediatamente prima dell'esame, è necessaria una distensione del colon con aria ottenuta tramite l'introduzione di un sottile catetere di gomma. In alternativa, si può ottenere la distinzione del colon tramite il ricorso ad una pompa automatica di anidride carbonica. In questo caso, il paziente può beneficiare del vantaggio di un più rapido riassorbimento dell'aria introdotta.
Quando farla?
Può essere necessario, o quantomeno consigliato, il ricorso ad una colonscopia virtuale nei seguenti casi:
- Come esame sostitutivo del clisma a doppio contrasto;
- Quando la colonscopia tradizionale restituisce un esito incompleto;
- In pazienti anziani o che versano in condizioni di salute non ottimali.
- Come test di screening per la prevenzione del cancro al colon-retto.
Quali sono i limiti della Colonscopia Virtuale?
Di seguito elenchiamo i limiti della Colonscopia Virtuale:
- Non permette nessun tipo di biopsia;
- E’ un esame che non permette la visione diretta del colon;
- Impossibilità di eseguire qualsiasi tipologia di intervento operativo.
Qual è il costo di una colonscopia virtuale?
Il prezzo della Colonscopia Virtuale può variare sensibilmente da struttura a struttura, ma a titolo puramente esemplificativo possiamo affermare che il costo in regime privato può variare tra i 200 euro e i 500 euro.
Quali sono le alternative a questa metodica?
A discrezione del medico specialista, la colonscopia virtuale può essere sostituita dalla colonscopia tradizionale eseguita con il supporto della sedazione o dalla colonscopia robotica. Queste due tecniche infatti permettono l’esecuzione delle biopsie, e dunque si definiscono esami oltre che diagnostici anche operativi. In particolare, la colonscopia robotica è un esame indolore e che non necessita il ricorso alla sedazione.
N.B. Le informazioni contenute in questo articolo sono da considerarsi di carattere puramente informativo e NON sostituiscono il parere di uno specialista.